Proloco Covo

Hydrogen Carbonate e Musa Sikkimensis

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Fabio Petani nasce nell’estate del 1987 a Pinerolo. Dopo la maturità scientifica si laurea in Beni Culturali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Torino con una tesi sulla Arte Urbana e la cultura di strada dalle origini ai giorni nostri. Questa ricerca lo avvicina ancor più strettamente al panorama artistico torinese ed entra a far parte dell’associazione Il Cerchio E Le Gocce (molto attiva nel panorama artistico torinese e non solo sin dal 2001). Nei suoi lavori è presente una disordinata armonia di linee, forme e volumi che si
integrano fra loro con colori tenui e armoniosi miscelati a elementi di rottura. La ricerca analizza l’aspetto chimico e molecolare degli oggetti da cui nasce un lungo lavoro di ricostruzione degli elementi della tavola periodica; una produzione sempre più ricca di particolari per far emerge una complessità organica in continua evoluzione. Ogni elemento chimico, come ogni pianta, ha in qualche modo una connessione con l’ambiente, lo spazio o il contesto dove il murale viene realizzato. L’importanza del legame fra opere e contesto viene ripresa anche nei lavori su legno, carta o altri supporti alternativi nei quali Petani cerca di
lasciarsi trasportare dalla materia al fine di terminare la tavola periodica con un gruppo di opere che raccontino un’alchimia tra arte, chimica e natura.

HYDROGEN CARBONATE MUSA SIKKIMENSIS sono i due elementi che caratterizzano l’opera insieme al grande ghiacciaio. Il bicarbonato, il primo, è un elemento contenuto in buone quantità in moltissime acque del territorio bergamasco (si pensi all’acqua San Pellegrino), mentre la Musa Sikkimensis Red Tiger è al secolo la pianta di banano.
Cosa c’entrano un banano, il bicarbonato e un ghiacciaio a Covo? La velocità dello scioglimento dei ghiacciai nel mondo è quasi raddoppiata nel corso degli ultimi vent’anni e contribuisce all’innalzamento del livello dei mari più dello scioglimento dei ghiacciai della ghiacci della Groenlandia e dell’Antartide, ce lo rivela uno studio pubblicato su Nature (il più completo mai realizzato in questo ambito) il 28 aprile 2022. Dal 2000 al 2019 sono andate perse 267 gigatonnellate di ghiaccio all’anno, pari al 21% dell’innalzamento dei mari:
come spiegano gli scienziati, è l’equivalente di sommergere la superficie dell’Inghilterra sotto due metri di acqua ogni anno. Questi dati ci dicono che dobbiamo cambiare rotta, cambiare il modo in cui viviamo e agire adesso.

L’opera di Petani è quindi un ammonimento, una richiesta di fermarsi e pensare al domani del Pianeta, al nostro domani. Lo scenario dipinto è una provocazione spinta: cosa c’entra quindi un banano nella Bassa Pianura Bergamasca? Uno scenario che potrebbe purtroppo avverarsi: una pianta tropicale, come il banano, potrebbe diventare presto un pianta autoctona anche nella pianura bergamasca.

I Murales di Covo

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Mappa dei Murales

La visione di CURE è duplice, la prima e più evidente è il dare vitalità e qualità al territorio attraverso l’arte urbana ed iniziative varie, la seconda è invece quella di costruire e rafforzare il rapporto che la popolazione, e principalmente i giovani, hanno con il nostro territorio, il contesto in cui viviamo e radicare in essi un profondo senso di appartenenza e un atteggiamento proattivo davanti alle problematiche sociali, costruendo così un buona base di cittadinanza attiva e partecipata. 

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